Con questa pioggia che vien giù, con l'autunno che sta qui, il decreto che è passato, il traffico che han bloccato, la tesi che è a pagina ottanta, più o meno, la voglia di calduccio, piedi asciutti e letture, mi vien voglia di Nord Europa e di posti da cioccolata, di Belgio e di Svizzera, di Brel e di Renaud più che di Caraibi e di spiagge bianche, di Cuba o di Hispaniola, di cocco e Guantanamera.
Vorrei una bella poltrona comoda, odore di caffè e un locale accogliente dove sedermi sprofondato, sfregarmi le mani sulle cosce, dire "Diamine, che tempo!", ordinare un caffè da litro e leggere per un paio d'ore.
Ma qui i bar son freddi e il caffè si prende in piedi...
